martedì 17 febbraio 2009

Diego, l'Ego e i LEGO


Maputo, 15 Febbraio 2009 ore 23.56

Consiglierei di leggere questo nuovo post ascoltando “ Smokers’ delights” di Nightmare on Wax.
Un album che adoro…mi ricorda momenti indimenticabili…e che anche in questo momento mi accompagna con le sue ritmiche resinose nel trekking che sto intraprendendo tra i miei pensieri…nomadismo mentale…ispirato anche dal ritmo disteso della notte africana, quando quella cappa di calore che a volte di giorno è insopportabile si solleva e diventa più agevole viaggiare con pensieri freschi tra le strade deserte della città.
Frammenti di idee, elementi complementari che si assemblano per dare vita a qualcosa di organico…un po’ come i LEGO…quei piccoli parallelepipedi colorati con i quali probabilmente molti di voi avranno giocato durante la loro infanzia...e si rtrovano a giocare in questi giorni.
Nel 1934 il Sig. Christiansen coniò per i suoi giocattoli il nome LEGO, prendendo ispirazione dalla locuzione danese leg godt (trad: gioca bene). Il termine in latino puo’essere tradotto come "metto insieme" o "assemblo", ma si tratta di una traduzione piuttosto libera di un verbo che normalmente è tradotto con "scelgo".
Consiglierei di leggere questo nuovo post soprattutto a coloro che non riescono a vivere senza il carnevale, festa che è cominciata proprio oggi e che molte persone considerano per bambini, idea che il sottoscritto non condivide. E’ piuttosto un modo per riappropriarsi della città, colorarla con coriandoli che portano allegria, magia psichedelica, un modo per spogliarsi della maschera che si indossa durante il resto dell’anno e interpretare ruoli inediti, altri universi possibili contenuti dentro di noi…come la muta del serpente…
Ne sanno qualcosa i brasiliani che ho incontrato nel fine settimana qui in Maputo…potevo vedere la saudade nei loro occhi per non poter prendere parte alla festa che prediligono…Ci si è ritrovati in Rua d’Argelia, proprio a fianco al Nucleo d’Arte (dove poche ore fa ho suonato con Zè Maria in una session fantastica) in un appartamento per bere qualcosa insieme a una comitiva di portoghesi e brasiliani…ad un certo punto, quando il livello di empatia tra i presenti era buono, qualcuno inizia a suonare la chitarra…un sambinho…e subito è dilagato quel feeling che in questi giorni impazza per Barra-Ondina e all’Avenida di Salvador de Bahia…percussionisti con improvvisati strumenti quali lattine, bottiglie, padelle, bacinelle…tutti a ritmo, come elementi del LEGO che si assemblano e si incastrano, poi la voce intona un verso di una canzone di Dorival Caymmi, grande compositore bahiano: “Quem não gosta de samba, Bom sujeito não è, É ruim da cabeça, Ou doente do pé”.
(Traduz.: Se non ti piace la samba, Non sei una persona in gamba, O sei pazzo, O sei zoppo)
Quindi qualcuno inizia a ballare la samba…come posseduto dalla musica…che contagia tutti i presenti…portando un respiro di carnevale anche in Maputo, città che (ahime’!) non festeggia il carnevale.
Nomadismo mentale, appunto, che mi teletrasporta alla sfilata di carnevale che si e’tenuta poche ora fa in Carignano…la mia presenza fisica non era percepibile, nonostante fossi vestito da uomo invisibile dei Fantastici 4, ma un paio di miei neuroni svolazzavano allegramente per mio paese natale dove il Carnevale è molto sentito. Possono confermare quanto il carnevale sia intenso a Carignano i Robbies che in passato hanno preso parte al carnevale carignanese e che come me quest’anno non vi partecipano, trovandosi anche loro nell’emisfero australe a rotolare verso sud…anche il loro viaggio è un po’ come i LEGO…tantissimi mattoncini di esperienze indimenticabili stanno colorando la loro vita…boa viagem!
L’ego, che citando Osho “costantemente si sforza per andare controcorrente”, durante il carnevale si sbizzarrisce e si traveste in sfoggio di creatività, rilasciando serotonina in processi chimici neuronali che sviluppano una nuova consapevolezza…permettendo al nostro ego di essere per qualche giorno il padrone di casa sua, contrariamente a quanto sostenuto da Freud.
Dopotutto questo disquisire sull’ego vi all-ego una foto di Di-ego con un Lego: trattasi della prima foto che ho scattato alla mia partenza per il Mozambico dall’aeroporto di Malpensa insieme a Mr.Harry Potter…
Naturalmente tutto il nostro supporto (mio e di Harry Potter) va al carro allegorico LEGO del Borgo Torre! (Noi siamooooooo la torreeeeee!!!)
Aspetto comments da censurare sulla sfilata…
Abraços
Dr.Gonzo

2 commenti:

  1. ''percussionisti con improvvisati strumenti quali lattine, bottiglie, padelle, bacinelle…tutti a ritmo, come elementi del LEGO che si assemblano e si incastrano'' io ci avrei visto bene Mr. Margaria con la solita grattugia che tira fuori dal cilindro in tutte le occasioni speciali...

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  2. ola'rob!
    hai perfettamente ragione il buon Marga con sega o grattugia sarebbe stato perfetto....
    ;)

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