venerdì 17 settembre 2010

Cosa resta?

COSA RESTA (Africa Unite)

Non si muove foglia ma tira brutta aria,

dal basso il gesto immobile non solleva polvere

su chi sta sopra e tira fili di collusioni equivoche

si annoda e poi si libera senza specchi per l’anima.

La farsa mi fa ridere, non mi diverte perdere ciò che ci spetta,

attraverso giri di parole, magiche metriche, tattiche verbali,

tra contraddizioni cicliche e overspeaking

percorriamo questo verde miglio verso il fondo.

Senza tentare di cambiare…

Si vive di distrazione dell’attenzione,

refrattari a perdere il potere di questo circo impastato di fango,

illuminano letti, tacchi e profumi di pelle giovane

fingono e fungono da luccichio per le allodole

distogliendo il gregge da importanti, reali, personali, ricorrenti problematiche

cercano di risolverle nel buio del palazzo

e in questo rovescio della medaglia si cuciono addosso il loro diritto su misura.

L’ingiusta giustizia è ormai consuetudine senza senso,

comoda abitudine, diverte consenso.

Persi tra vittime e sangue, strette di mani e sorrisi

obiettivi di parte costruiscono realtà fasulle,

sonorizzati da ipocriti discorsi a voce grossa

che confondono e ci offendono, diffondono e difendono la voce del padrone,

screditando testimoni, ex compagni d’affari

che hanno lasciato il tavolo del gioco, cambiato le carte

e si sa… quando i patti non son chiari, l’amicizia è breve.

Cercano una motivazione valida per l’opinione pubblica

Che giustifichi atteggiamenti forti, la repressione, l’eliminazione di chi non serve più,

se la posizione è scomoda, si può cadere giù.

In una piazza, in una cella può succedere

La situazione è irreparabile, che colpisce chi è più debole

Chi ha un vestito da colpevole, e non si spoglia più.

Ma allora cosa resta?

Purtroppo ci si sente soli in questa indifferente quotidianità,

scandita da libertà che sfugge,

tradita da una malata e debole Costituzione,

con difficoltà di vita, in mesi troppo lunghi e sempre più in salita.

Sono tanti gli intolleranti, le ronde, le uniformi,

ma da questa sicurezza, chi ci difenderà?

Questa non è fiction, solo fredda verità.

Vedo nero oggi giorno, credimi,

ma non c’è photoshop o editing

che possa modificare il colore delle cose,

solo consapevolezza e impegno possono cambiare la realtà, quindi…

Apri gli occhi e cercala, rincorrila, ricordala, vivila e difendila la nostra libertà.