lunedì 30 marzo 2009

CASSESE & Darfur... parte 2: botta e risposta!

Riporto qui di seguito le mie perplessita'e le domande che avevo indirizzato al Prof. Cassese in merito alla situazione in Darfur sul sito www.repubblica.it .
Seguono le sue stringate risposte.

Buongiorno, ho letto con attenzione l'articolo "Giustizia impossibile" da Lei pubblicato su Repubblica. Ho frequentato lo scorso anno un LLM organizzato dall'Università di Torino e dall'UNICRI in "International criminal law, international organizations and crime prevention" una parte del programma prevedeva proprio una moot court avanti all'ICC sul Darfur... ( peraltro io simulavo la difesa di un coimputato di al- Bashir... ed il mio cliente venne assolto!). Gia'in tale sede avevo manifestato le mie perplessità riguardo al Rome Statute e rule of procedure dell'ICC... oggi, avanti alla richiesta della Cina al Consiglio di sicurezza di sospendere l'ordine di arresto per il leader sudanese, pur condividendo appieno la Sua premessa secondo la quale "l'ordine di cattura della Corte penale internazionale contro il presidente sudanese Bashir è moralmente giustificato in quanto egli ha il pieno controllo politico e militare del paese e quindi non può ignorare le atrocità che si commettono nel Darfur. Non può non esserne responsabile, quanto meno perché ha omesso di prevenire quei crimini o di punirne gli autori." mi chiedo e Le chiedo: attraverso quali strumenti si può affermare pienamente l'operato dell'ICC? Mi pare che dinnanzi al comportamento della Cina al Consiglio di Sicurezza ( NB trattasi della Cina nel caso del Darfur, domani potrebbero essere gli USA o la Russia per un altra fattispecie concreta!) si concretizzi il pericolo di delegittimare l'operato dell'ICC... Attraverso quali strumenti correggere queste distorsioni procedurali che stanno emergendo? (sempre che sia possibile...) Ed ancora, condivide la decisione dell'ICC di escludere dal capo di imputazione a carico di al - Bashir l'accusa di genocidio ex art. 6 ICC Rome Statute? Ringrazio anticipatamente per l'attenzione. Cordialità Diego Grassedonio
"1 e 2) La Corte penale può svolgere un'azione effettiva solo con la cooperazione degli stati, perché manda di una sua polizia giudiziaria capace di raccogliere prove, fare perquisizioni, interrogare testimoni, compiere arresti nel territorio di Stati sovrani. Perciò la giustizia internazionale deve essere prudente e saggia, altrimenti rischia di essere considerata poco credibile. 3) La decisione dei giudici di respingere la richiesta di Moreno Ocampo di incriminare Bashir anche per genocidio è stata corretta e saggia. Infatti i reati che il Procuratore ha qualificato come atti di genocidio sono crimini contro l'umanità: espulsione forzata di civili dai loro territori, stupro di massa, altre violenze contro le persone."
Antonio Cassese

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